LA SINTESI: La partita incomincia con un bel ritmo e dopo tre minuti circa il puck finisce nella porta dello Jesenice. Ma il gol viene giustamente annullato, dato che il disco viene accompagnato in rete dal pattino di Julian Kostner. Nei minuti successivi i padroni di casa controllano il gioco, mentre lo Jesenice punta su una difesa sicura e li lascia salire. Non c’è da sorprendersi, quindi, che la squadra di Heiskanen costruisca più occasioni. La miglior chance, a metà del drittel iniziale, è di Sailio che viene messo in moto da Julian Kostner, ma deve arrendersi a Froberg. Poco dopo un difensore dello Jesenice rischia di dirigere il puck nella propria porta (12°) e soltanto un minuto dopo, dalla parte opposta del campo, Pance viene battuto da Smith, di nuovo tra i pali dopo essere guarito. A due minuti dal suono della sirena i blu-rossi possono giocare con un uomo in più. La migliore chance arriva da Sharp (19°) con un tiro deviato che manca la porta per pochi centimetri. A 13 secondi dal primo intervallo anche Uusivirta deve andare in panca puniti.
Così i padroni di casa iniziano il drittel centrale in inferiorità numerica. La prima occasione è di Elo, che sbaglia di poco. Dalla parte opposta prima Spinell e Simon Kostner non approfittano di un errore nella costruzione di gioco e poi il puck rimane a terra davanti alla porta avversaria dopo un tiro di Marzolini. Poco dopo si comporta meglio lo Jesenice con Rajsar che fa un passaggio nello slot, dove Jenko, “dimenticato” dai padroni di casa, segna lo 0:1 (22’59”). A metà del drittel centrale gli sloveni allungano con la rete dello 0:2: i Rittner Buam sprecano inutilmente il puck nella propria zona, Svetina passa a Sotlar e quest’ultimo, senza sforzi, affonda il disco in porta (31’36”). Dalla parte opposta del campo arriva la pronta risposta dei padroni di casa: Manuel Öhler tira, il puck finisce a Sharp che dà il benservito a Froberg e accorcia le distanze (32’59”). Ma passa un solo minuto e arriva un’altra rete. Questa volta segna Ulamec da posizione defilata e ristabilisce le due reti di vantaggio degli ospiti. Passati 40 minuti, il tabellone segna 1:3.
Nel terzo drittel, durante il quale l’infortunato Sailio rimane negli spogliatoi, i padroni di casa premono per accorciare le distanze. Nei primi minuti Marzolini e Simon Kostner si devono arrendere a Froberg, così come anche Sharp al 47°. Lo Jesenice sfrutta ogni minuto passato senza subire gol. E quando Viikila segna la quarta rete degli sloveni al minuto 50’11”, quasi tutti i tifosi alla Ritten Arena pensano che la partita sia ormai chiusa. Ma si sbagliano di grosso: segue, infatti, una rimonta, di cui si parlerà per anni sul Renon. A sei minuti e mezzo dalla fine Heiskanen chiama un time out e toglie dal ghiaccio goalie Smith. L’allenatore finlandese si prende un rischio, ma viene ripagato: Osburn scaglia il disco all’incrocio dei pali (54’18). Per i blu-rossi le cose migliorano ancora 53 secondi dopo, quando Sharp mette il bastone e devia un tiro con successo (3:4). Ai Rittner Buam restano poco meno di 5 minuti per raggiungere il pareggio. E arriva, a 36 secondi dalla fine: con un tiro deviato dalla blu Lutz segna il 4:4. Si va quindi all’overtime.
Nel tempo supplementare i Rittner Buam sono la squadra più attiva, ma non riescono a concretizzare le occasioni. La rete decisiva arriva al 76° minuto, quando lo Jesenice può giocare con un uomo in più. Elo tira dal lato destro, il puck viene deviato e scivola in porta. Ora lo Jesenice giocherà per contendersi il titolo, mentre per i Rittner Buam inizieranno le vacanze.
AlpsHL, Playoffs, serie della semifinale (gara 4):
Rittner Buam – HDD SIJ Acroni Jesenice 4:5 OT (0:0, 1:3, 3:1, 0:1)
Reti: 0:1 Jenko (22’59”), 0:2 Pance (31’36”), 1:2 MacGregor Sharp (32’59”), 1:3 Ulamec (34’06”), 1:4 Viikila (50’11”), 2:4 Zach Osburn (54’18”), 3:4 MacGregor Sharp (55’11”), 4:4 Andreas Lutz (59’24”), 4:5 Elo (75’35” /PP)
Serie (best of five): 1:3 (1:2, 3:2, 0:6, 4:5 OT) – Jesenice in finale
Foto: Max Pattis