LA SINTESI: L'ultimo incontro tra le due squadre risale a martedì, quando si sono affrontate a Salisburgo nell'ambito del Master Round e i Rittner Buam SkyAlps si sono imposti contro il farm team di casa per la terza volta in questa stagione. Nei primi momenti della partita di giovedì tutti gli occhi sono puntati sul numero 2 del Renon: il neoacquisto Eric Hjorth gioca la sua prima partita con i Rittner Buam e dalla prossima settimana indosserà la maglia 27. In un primo drittel in cui non accade granché, è proprio Hjorth a dare saggio del proprio talento al 18° minuto. Con un bel passaggio in profondità dà il via a Lobis che, da solo davanti al portiere del Salisburgo Wolf, non va a segno.
Anche in avvio del secondo tempo alla Ritten Arena le emozioni scarseggiano. Le due squadre si neutralizzano a metà campo e concedono poco. Poi, però, tocca a Hjorth. Verso la fine della seconda frazione di gioco riceve il disco da Simon Kostner, tira da posizione d'interno destro e segna nell'angolino: che esordio per il 23enne svedese (34'45"). La squadra di Salisburgo non si lascia distrarre e nei minuti conclusivi ha un power play a proprio favore, che Vinzens sfrutta per l'1-1 (38'14").
Il pareggio non dura a lungo. Il drittel conclusivo è iniziato da poco più di un minuto, quando Simon Kostner fa un ingaggio e passa il disco a Coatta, che si presenta da solo davanti a Wolf e segna all’incrocio dei pali (41’17”). Il Salisburgo si difende al meglio delle sue possibilità, ma le migliori occasioni restano dei Rittner Buam. Come al 50° minuto, quando Simon Kostner mette in posizione Kevin Fink, ma il tiro secco di quest’ultimo finisce sul palo. Nei minuti conclusivi i “giovani tori” sono costretti a giocare più volte in inferiorità numerica, così riescono a spingersi in avanti soltanto poche volte. I Buam, invece, giocano bene, fanno trascorrere il tempo e alla fine vincono di misura.
Rittner Buam SkyAlps – Red Bull Hockey Juniors 2-1 (0-0, 1-1, 1-0)
Reti: 1-0 Hjorth (34’56”), 1-1 Vinzens (38’14”/PP), 2-1 Coatta (41’17”)
Foto: Max Pattis